Una giornata importante per Irene Ndongosi, per la Banca Popolare del Frusinate e per l’associazione culturale “Progetto Arkes” quella svoltasi ieri nella Sala della Regina, la sala più imponente della Camera dei Deputati.
L’occasione era quella della quarta edizione del premio “Il segnalibro”, organizzato dall’associazione e dal suo presidente, la dottoressa Rita Padovano, assegnato ogni anno ai giovani più meritevoli, aiutandoli e spronandoli agli studi. Quest’anno il tema era: Africa, spazio geografico e terra di cultura. Il volume, “Ba Congoilais e la lunga marcia: la mia Africa” è una storia paradigma di integrazione e speranza e rispetta perfettamente quello che voleva esprimere quest’anno il premio.
L’introduzione del Presidente Polselli
I lavori sono stati introdotti dai saluti e dai ringraziamenti del Presidente Domenico Polselli, che ha confermato il sostegno all’iniziativa, “per continuare a dare segnali forti ai giovani” evidenziando “l’importanza per il nostro istituto di aderire alle iniziative del “progetto Arkes” e di sviluppare sinergie su valori come la solidarietà e l’accoglienza”. Polselli ha elogiato il lavoro di Don Matteo Galloni e della comunità Amore e Libertà protagonisti del riscatto di Irene Ndongosi, per tutto il lavoro che viene portato avanti in territori martoriati come quelli africani. Il presidente Polselli ha altresì evidenziato quanto sia importante che L’Italia recuperi quel ruolo di ponte tra popoli e culture. Vivissimi complimenti poi all’autrice del volume, per aver raccontato la storia del Congo e per “averci fatto cogliere i fattori e gli ostacoli che impediscono lo sviluppo di questo grande e ricco paese”. Un passaggio poi sull’analisi della Ndongosi sul ruolo cruciale e “strategico” della donna nel tramandare tradizioni nella contemporaneità, “donna tessitrice di buone pratiche di resilienza”.
il Presidente dell’associazione “Progetto Arkes” Rita Padovano
La dottoressa Padovano ha ringraziato i presenti e ha aperto le riflessioni seguendo tre importanti interrogativi: e se l’Africa diventasse centrale nello sviluppo dei processi di globalizzazione dell’economia e della politica dei paesi del vecchio continente europeo che faticano a trovare punti fermi da cui far ripartire stabilmente la loro crescita? E se il nostro Paese considerasse vantaggioso costruire relazioni internazionali solide con il continente “nero” aprendo nuovi itinerari diplomatici? E se almeno su alcuni temi, sicurezza, migrazioni, cambiamenti climatici sviluppassimo una risposta comune?
Gli interventi degli ospiti
Temi richiamati anche dal Presidente della Commissione Difesa Camera dei Deputati, Francesco Saverio Garofani, il quale di fronte a queste prospettive ha aggiunto: “Come avviene in molti paesi africani i governi sono inefficienti e la politica corrotta, le donne giocano un ruolo centrale, come madri ed educatrici di nuove generazioni ma sono anche tenute ai margini della società. La risposta militare non può essere la sola, perciò servono persone come Irene che si impegnano per uno sviluppo vero e continuo”; La Docente di Storia e istituzioni dell’Africa, Maria Stella Rognoni, nel fare la prolusione dell’opera ha affermato che: “Quando mi è arrivato il volume leggendolo mi sono domandata le ragioni che hanno spinto a scriverlo. Il primo aspetto è il senso di urgenza per la domanda di cambiamento mentre la seconda parte colloca le vicende congolesi all’interno delle regioni e del sistema internazionale. Questo libro è innovativo perché c’è una cura dettagliata nella ricerca storica”. Il Generale e senatore, Mauro Del Vecchio, come Comandante delle forze NATO in Afghanistan nell’ambito dell’operazione “ISAF VIII” ha voluto ricordare che non è possibile raggiungere risultati positivi senza le associazioni non governative a dare una mano alle persone del posto, lacerate da secoli di violenze.
Il premio a Irene Ndongosi
Il premio ad Irene Ndongosi è stato consegnato dal Prefetto di Frosinone, Emila Zarrilli, mentre la prima copia del volume è stata consegnata dal Presidente della Banca Domenico Polselli. Il ringraziamento commosso della premiata, Irene Ndongosi, ha concluso la manifestazione.