La Banca Popolare del Frusinate è
MAIN SPONSOR del festival culturale della città di Cassino, giunto quest’anno alla sua seconda edizione e già diventato un riferimento nel panorama culturale nazionale e internazionale della letteratura italiana.
Le favole con la P
Quest’anno, mantenendo l’approccio multidisciplinare, si lavorerà su
sette favole e i racconti per l’infanzia, tutti inizianti per P, con l’intento di collegarli ad altrettanti modelli umani e sociali: Peter Pan e l’eterno bambino; La piccola fiammiferaia e la vita ai margini; Il piccolo principe e lo stupore della scoperta; Il pifferaio magico, il tradimento e la vendetta; Pippi Calzelunghe: libertà e ribellione femminile; Pollicino e l’astuzia; Il principe ranocchio e la trasformazione.
Pinocchio, fra critica all’ozio ed elogio del lavoro
A far da guida alle sette storie, la più famosa di tutte: Pinocchio, fra critica all’ozio ed elogio del lavoro. Nel 1881, sul “Giornale per i bambini”, esce la prima puntata delle Avventure di Pinocchio, col titolo La storia di un burattino; nel 1883 giunge l’ultima puntata dell’opera di Carlo Collodi e, nello stesso anno, l’edizione in volume unico; il libro arriverà a vendere, nel 1921, ben due milioni di copie e sarà tradotto, negli anni, in più di 200 lingue.
Un volume in cui affonda le sue radici la nostra memoria individuale e collettiva, e che restituisce virtù e vizi italici. Quando vediamo la Fata Turchina rimproverare il burattino per scuoterlo dalla sua pigrizia, tentando di fargli comprendere l’importanza del lavoro e del laborioso impegno («L’uomo, per tua regola, nasca ricco o povero, è obbligato in questo mondo a far qualcosa, a occuparsi, a lavorare. Guai a lasciarsi prendere dall’ozio! L’ozio è una bruttissima malattia, e bisogna guarirla subito, fin da ragazzi: se no, quando siamo grandi, non si guarisce più»), non possiamo non ricavarne un preciso intento la crescita, proprio in nome del lavoro, di un Paese ancora giovane; le speranze di una palingenesi, tutte riposte nel finale edificante (il bambino non più marionetta), passano anche per la reazione ai comportamenti di un personaggio che, pur sforzandosi all’apparenza di diventare migliore, incarna in realtà l’italiano delle croniche false partenze, sussiegoso e un po’ fanfarone, che non ammette fino in fondo i propri peccati e non mostra – ma la sua storia è diversa da quella di Peter Pan – una vera intenzione di crescere.
I laboratori per i bimbi
ANTICOntemporaneo mira a lasciare un segno tangibile sulla crescita culturale del territorio proponendo eventi che coinvolgano in maniera partecipativa dai bambini delle elementari fino agli studenti universitari.
Ci sarà poi spazio per dei laboratori di scrittura giornalistica e di metodi innovativi per l’apprendimento attraverso le favole.
Per i ragazzi più grandi si parlerà di musica con i
99 Posse, il violinista prodigio Giovanni Andrea Zanon e lo spettacolo-concerto
“favole in rock: da Dante a Kurt Kobain”. Si discuterà della strategia della tensione con Provvisionato e Limiti, passando per la cultura pop della “Generazione Goldrake”. Per non prenderci troppo sul serio ampio spazio alla satira dissacrante di
Lercio, dell’Accademia della bugia e de “Se i quadri potessero parlare”.
Parlando di Pinocchio impossibile non far riferimento alle bugie che nell’arco del festival diventeranno
“fake news” che verranno trattate da giornalisti e addetti ai lavori o “bufale” scientifiche con l’intervento degli esperti del
Cicap
L’italiano in cammino: la collaborazione tra 5 festival dell’italia centrale
ANTICOntemporaneo è parte di un progetto più generale incentrato sull’Italiano in cammino, un percorso tematico comune frutto della collaborazione di cinque festival dell’Italia centrale:
la Festa di Scienza e Filosofia di Foligno; il
Futura Festival di Civitanova Marche;
il Borgo dei Libri di Torrita di Siena;
La Parola che non muore a di Civita di Bagnoregio e
“Parole in Cammino-Il festival della lingua italiana” (questi ultimi due organizzati sempre dall’associazione “La parola che non muore”).
ANTICOntemporaneo è
organizzato con l’Abbazia di Montecassino e l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Noi come banca non potevamo non sostenere un festival che è già così importante per il nostro territorio, incentrato sulla cultura e la lettura. Davvero difficile trovare altri esempi simili nel frusinate, proprio per questo unico nel suo genere.
Programma ANTICOntemporaneo
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