Sale la febbre da Bitcoin – Intervista al direttore generale Rinaldo Scaccia

Bitcoin Rinaldo Scaccia

Febbre da Bitcoin. O se vogliamo smania, fissazione, passione collettiva o semplice moda, tanto che nessuno sa con esattezza come e quanto durerà. Comunque in tanti ci hanno guadagnato, solo che in pochi sanno effettivamente cosa siano questi benedetti, o maledetti, Bitcoin. Valuta virtuale per ora fuori controllo, o in ogni caso senza controllo, di cui in realtà non si conosce nemmeno l’inventore.

Rinaldo Scaccia - Direttore Generale Frusinate

Lo pseudonimo è Satoshi Nakamoto. Potrebbe essere chiunque. Sta di fatto che questo tizio (o chissà chi o cosa) dal nome per noi impronunciabile, ad un certo punto si è inventato e ha messo in circolo una moneta elettronica.

 

Non sono i soldi “veri” ma neppure quelli del Monopoli e forse il futuro sarà proprio questo. Del resto cinquant’anni fa nessuno avrebbe potuto ipotizzare un’economia della finanza, mentre oggi una cosa è reale anche se non la si tocca.

 

Qualche chiarimento in più arriva dal direttore generale della Banca Popolare del Frusinate, Rinaldo Scaccia.

 

Quello dei Bitcoin è l’argomento del giorno. Che cosa sono, come funzionano e che differenze ci sono con le monete tradizionali?

 

In effetti, ormai, il tema “bitcoin” è diventato preponderante in tutte le scrivanie degli analisti finanziari. Intanto specifichiamo cosa sono. I Bitcoin sono nati come valuta virtuale nel 2009. Si tratta in pratica di una moneta non reale, intangibile, con la quale però si possono comprare oggetti reali (ad esempio, anche Amazon accetta pagamenti in questa criptovaluta).

 

Nessuna istituzione ha il controllo sui Bitcoin. Ovvero non esiste una “Banca Centrale Europea” che stampi questa moneta. Questa mancanza di garanzia può rappresentare un rischio? E, soprattutto, chi garantisce questo sistema?

 

Non esistendo in maniera concreta e tangibile, non ci sono organismi o banche che la controllano. Chiunque può coniare dei Bitcoin. Tuttavia, ne è previsto un tetto massimo: 21 milioni (cifra che dovrebbe essere raggiunta nel 2140). Questo sistema rende molto variabile il valore reale di un Bitcoin. Il suo carattere limitato, poi, è una delle ragioni che spiegano l’estrema volatilità e la crescita irrazionale che ha subito, specie negli ultimi mesi. A detta di alcuni, inoltre, stante il suo carattere criptato, che ne garantisce l’anonimato, sarebbe anche utilizzata da cyber criminali, nonché quale strumento per il finanziamento del terrorismo.

 

Si legge in rete, soprattutto sui social network, che molte persone aveva- no acquistato Bitcoin in passato ed ora ne hanno perso le tracce. Com’è possibile “ritrovarli”?

 

Riguardo la “perdita” di Bitcoin bisogna fare un distinguo: da una parte ci sono le possibili truffe architettate ad arte in rete. Essendo, infatti, un mondo per certi versi ancora poco chiaro e non regolamentato, non è difficile per i malviventi creare dei siti fasulli dove prelevare dal conto di poveri malcapitati ingenti quantità di denaro. Dall’altra ci sono situazioni poco limpide che riguardano anche primari siti che si occupano della compravendita di Bitcoin. Sul Sole 24 Ore dei giorni scorsi, ad esempio, c’è un articolo molto interessante, che testimonia l’opacità con cui ci si muove nei meandri di questo mondo (si parla di un buco di 70 milioni di dollari che ha coinvolto Bitfinex, leader nel commercio di questa criptovaluta, coperto spalmando le perdite sui depositi di tutti i clienti). Da qui la richiesta di alcuni Paesi europei, in primis la Francia, di regolamentare al più presto il mondo in questione.

 

Dove e come è possibile comprare Bitcoin e com’è legata a tutto questo la Borsa?

 

Non esiste un unico sito dove comprare questa criptomoneta. Stante la moda creatasi, sono numerosissimi i siti che offrono tale servizio. È sufficiente scrivere su un motore di ricerca online le parole “come acquistare Bitcoin” e si ottengono decine di risultati. Una regola fondamentale, per essere certi di non cadere in un sito civetta, è quella di accertarsi che il sito sia verificato (su browser, ad esempio, nella barra degli indirizzi i siti sicuri contengono un lucchetto di colore verde). In borsa non si possono comprare direttamente i Bitcoin. Tuttavia, esiste uno strumento denominato ETF Bitcoin Tracker One XBT che replica (in corone svedesi) pedissequamente l’andamento del Bitcoin.

 

Che futuro hanno i Bitcoin?

 

Gli analisti non sono concordi: per molti i Bitcoin non hanno un futuro poiché non sono facilmente regolarizzabili. Per altri, invece, questa è la moneta del futuro. Da aprile 2016 ad oggi il loro valore è passato da poco meno di 400 euro a oltre diciannovemila euro. E il motivo si può legare agli scenari geopolitici. Se Cina e Russia iniziassero ad accettare i Bitcoin come alternativa al dollaro statunitense il valore di questa moneta virtuale schizzerebbe in alto. Una previsione non troppo utopica visto che la maggior parte degli scambi di Bitcoin avviene proprio in Cina. Il governo cinese, inoltre, dopo aver messo dei limiti ai Bitcoin per evitare la speculazione non ha più ostacolato questa moneta virtuale. La Brexit e l’incertezza sul futuro dell’Unione Europea sono scenari che aumentano il potenziale valore dei Bitcoin.

 

Intervista pubblicata su PERTE’ – Quotidiano Online